domenica 6 luglio 2014

Castano di Notte e i Giochi Mondiali della Medicina e della Sanità


E’ passato qualche tempo dall’ultimo post.
Dopo la maratona di Milano il recupero è stato lento e faticoso, in quella calda mattina di aprile ho lasciato tante energie, e neppure uno stop quasi completo di quasi due settimane è servito a farmi recuperare per ricominciare fresco con i nuovi obiettivi.
Ho provato, come sempre d’estate, ad inserire un po’ di qualità, qualche lavoro sulla velocità di base, per la prima volta ho provato ad allenarmi in pista, ma spesso e volentieri la qualità è stata difficile da ottenere, in virtù di una specie di stanchezza cronica che tardava ad andarsene.
Piano piano poi la forma è sembrata lentamente ritornare, e sono arrivato a metà giugno, alla 5k di Castano Primo, tutto sommato con buone sensazioni.
Qui lo scorso anno avevo ottenuto un personale sui 5000, aiutato anche dal fatto che il mio GPS a fine gara aveva misurato un percorso di 4.95km, aiutandomi ad ottenere quel 19’19” che mi aveva non poco stupito, a 3’54” di media chilometrica.
Quest’anno ho pensato di provarci, sapevo di aver migliorato la velocità di base per la tanta qualità inserita anche durante la preparazione della maratona, e così sono partito qualche secondo più veloce di quella media.
La sorpresa però è arrivata quando mi sono accorto che il percorso era stato leggermente modificato, per ottenere (e forse superare!) i 5km totali.
L’arrivo in piazza è stato liberatorio, il cronometro alla fine segnava qualche secondo in meno del tempo della scorsa edizione, ma con cento metri percorsi in più.
Il passaggio ai 5000m in 19’07”.
Con questa gara raggiungo il traguardo del miglioramento del personale su tutte le distanze in questi primi sei mesi dell’anno, sempre con il rammarico di essere vicino ad un muro ma di non averlo ancora abbattuto: c’è un minutino sui 10'000 per stare sotto i 40’, un paio sulla mezza maratona per il grande muro dei 90’ e ancora 4 minuti in maratona per evitare di superare le 3h30’.
Insomma, soddisfatto sì, ma ancora con tanti stimoli.
A fine giugno poi c’è stata la divertente esperienza dei Giochi Mondiali della Medicina e della Sanità, una sorta di campionato del mondo per tutti i professionisti delle discipline sanitarie.
Mi sono iscritto per provare un’esperienza nuova, ho corso i 5000m in pista e la mezza maratona.
La gara dei 5000 in teoria doveva essere semplicemente una tappa di avvicinamento alla mezza, gara che avevo maggiormente preparato...invece è arrivato inaspettato il primo podio della mia vita (probabilmente anche l’ultimo!), con un terzo posto nonostante una gara non troppo aggressiva, correndo 15” al km più lento che a Castano, badando solo a controllare chi avevo alle spalle.
La mezza maratona invece ha riservato insidie che non potevo preventivare, corsa tutta su un lungofiume, percorso decisamente ondulato, con tanto sterrato, in una giornata relativamente calda.
Partito sul passo del personale di febbraio e sperando di poterlo tenere fino in fondo, ho avuto invece un deciso calo nell’ultimo terzo di gara, ottenendo comunque, in virtù di avversari non particolarmente di valore, un buon quinto posto di categoria e decimo assoluto, ma soprattutto godendomi l’esperienza di questi Giochi, magari da ripetere in futuro.
Già, il futuro.
Giusto il tempo di constatare che chiudo la prima metà dell’anno con 1430km passati sotto le scarpe, e subito si pensa al domani.
Qualche giorno fa, davanti ad una birra, con Mauro abbiamo definito a grandi linee il programma della seconda parte dell’anno, in cui ho tutte le intenzioni di porre come obiettivo principale la maratona di novembre, anche se ancora da definire come sede (in pole position Torino, ma anche Firenze ha qualche possibilità).
Certamente ci saranno tappe intermedie, ma di sicuro dopo la delusione di Milano ho tutte le intenzioni di far di tutto per arrivare ad ottenere un risultato che sento alla mia portata.
Ci sarà da lavorare, ma non è mai stato un problema, anzi, essere ancora una volta alla partenza di un lungo viaggio è come sempre una bellissima sensazione.

Ho l’impressione che ne vedremo delle belle!