venerdì 15 novembre 2013

Maratonina di Busto Arsizio 2013




Che dovesse essere una maratonina di Busto speciale lo si è capito già dal mattino, quando, aprendo le finestre, noto con il massimo stupore che non c'è la solita pioggia battente che caratterizza questa gara in ogni sua edizione, per lo meno dal 2009, quando la corsi come mia prima mezza, con un paio di mesi scarsi di corsa nelle gambe, con l'obiettivo unico di arrivare in fondo e la grande impresa per quei tempi di chiudere di qualche secondo sotto le due ore.
Di certo non ho in testa nessun obiettivo cronometrico, da quando ho ripreso a correre sto girando sempre su ritmi blandi, con la finalità di ricostruire una buona base aerobica, quindi il ritmo della mezza di certo non l'ho mai testato.
Già, il ritmo della mezza.....e quale sarà?
Solo pochi mesi fa ero pronto a correrla intorno ai 4'30 al km, ma adesso?
La ragione direbbe che devo stare molto più tranquillo, ma la prestazione di qualche settimana fa al Montestella mi fa sospettare di potermi divertire anche oggi.
La mattina parte sotto i migliori auspici, con il raduno con gli amici di Running Forum, e il pregara passato in tutta spensieratezza, anche da chi oggi qualche ambizione di fare il personale la coltiva (a ragione).
Alla partenza qualche goccia di pioggia ci ricorda che Busto è sempre Busto, ma pare che oggi sia tutto solo per scherzo, perchè smette subito.
Si parte, decido di seguire l'istinto e di mettermi su un ritmo che possa darmi abbastanza confidenza di arrivare in fondo senza scoppiare, non vorrei davvero tornare a casa con le brutte sensazioni che ci si porta dietro dopo una gara terminata sui gomiti.
Nonostante tra gli amici incontrati prima ci fosse grande varietà di obiettivi, mi ritrovo inizialmente solo, salvo venire poi affiancato quasi subito da una nuova conoscenza, che sul forum si fa chiamare Alaves (il che mi rimanda a sbiadite immagini di lontane coppe UEFA, ricordo curioso), il quale mi ricorda che il suo obiettivo è di stare attorno all'ora e 40' come tempo finale.
Mi sembra un ritmo ragionevole anche per me e allora mi accodo, viaggiamo sui 4'37 di media e mi trovo assolutamente a mio agio, vediamo pian piano allontanarsi i palloncini rossi dell'ora e 35, seguiti dall'amico Kostia che sta facendo la sua bella gara
Verso il quinto km, anche Foia si unisce a noi, due chiacchiere in cui rivela che sta provando a tenere un ritmo ambizioso, e in effetti sta viaggiando a 4'30, me ne accorgo dopo un chilometro e rallento, so che così è troppo.
Rimaniamo di nuovo solo in due, e si procede tranquilli, i chilometri passano veloci in compagnia, so che la mezza di solito presenta il conto verso il km 14, a due terzi di gara ho imparato che è il caso di fare un bell'esame di coscienza e capire se il ritmo che si è tenuto fin lì potrà portarci fino alla fine o se bisogna rallentare.
Al km 14 però purtroppo ci arrivo solo, perchè il mio compagno di viaggio verso il km 12 si stacca leggermente e, quando mi volto, mi fa segno di andare pure avanti...manca ancora tanto e sono un po' dubbioso sulle sue possibilità di centrare l'obiettivo dell'ora e 40 se è già in difficoltà a quel punto, però scoprirò con piacere guardando la classifica che invece aveva ancora tante carte da giocare.
Al cartello che riporta il numero 15 è dunque il momento di essere del tutto sincero con me stesso.....e non posso fare a meno di ammettere che sto bene e ne ho apparentemente anche più di così.
Nelle ultime gare le sensazioni non mi hanno mai tradito, con la media tenuta fino a quel momento sono già sotto alla mia migliore mezza, che però risale a un anno e mezzo fa, di strada ne ho fatta tanta da allora.
Un altro punto a favore della buona condizione è che la frequenza cardiaca è ancora molto controllata.....insomma, non ci sono scuse, lascio andare le gambe al ritmo che viene loro più facile e corro qualche chilometro intorno ai 4'30-4'32.
Alzare il ritmo anche solo di qualche secondo al chilometro mi permette di superare tanti che invece sono in difficoltà, e sentire che invece io sto bene mi dà tanta fiducia, ma rimango abbottonato ancora per un po', non ci credo ancora di poter finire in crescendo, aspetto sempre che da un momento all'altro le forze finiscano.
Quando chiudo il km 19 in 4'29 decido di lasciar andare tutto quel che c'è, dal momento che il personale è praticamente certo, e poi stiamo tornando in centro, la gente al bordo della strada aumenta, mi sembra quasi una passerella d'onore per la bella gara che sta incredibilmente venendo fuori dal nulla del mio mese e mezzo tra letto e divano e del mio mese di corsa lenta.
Gli ultimi due chilometri li corro a 4'18 e 4'04, il rettilineo finale ben sotto i 4', passo sotto il gonfiabile a pugni stretti e solo dopo qualche metro stoppo il Garmin....l' 1:36'48" che leggo è tanto lontano dalle mie aspettative di oggi che devo focalizzare bene quel "6" per qualche secondo prima di gioire.
Questa giornata ideale porta in dono il primato personale anche a tutti gli amici che in questa gara lo cercavano, diciamo che Busto oggi si è decisamente riabilitata rispetto alle gare umide e un po' tristi degli ultimi anni!