venerdì 8 marzo 2013

Hard work

Questo è il risultato della mia uscita di questa mattina, 23 splendidi chilometri tra pioggia e fango, che mi hanno riportato alla corsa vera, quella all'aria aperta, quella in cui respiri, in cui guardi, in cui ti senti vivo.
Certamente tutta l'acqua che mi è caduta addosso è stata ancora più goduta per via della reclusione degli ultimi 10 giorni, in cui mi sono trovato nell'impossibilità di allenarmi all'aperto.
La causa è stato un viaggio di lavoro a Cleveland, città non proprio ridente a ridosso del Canada, in cui vento e neve in questa stagione dell'anno sono costanti, con temperature che stazionano perennemente ben al di sotto dello zero.
Con tempo libero anche maggiore del solito, sono comunque riuscito ad allenarmi quasi quotidianamente, sfruttando una palestra ottimamente attrezzata e posizionata nei pressi del mio albergo.
Il posto è in tipico stile americano, enorme nelle dimensioni come tutto in America, dagli hamburger agli americani stessi!
Ho contato almeno una trentina di tappeti, molto spesso sovraffollati negli orari di punta, quando il posto diveniva molto frequentato dagli studenti del vicino campus universitario.
Alcune chicche sono state però molto gradite, prima fra tutte la recovery zone, in cui era possibile, a fine allenamento, farsi preparare ottimi frullati di frutta e proteine varie.
In totale 6 allenamenti nei 7 giorni di permanenza, per un totale che ha superato i 100km, con i quali prosegue la preparazione alla Milano City Marathon, con i tanti chilometri previsti dal metodo Albanesi.
Il mese di febbraio, con i suoi miseri 28 giorni, ha fatto registrare comunque un ampio record di distanza percorsa, con 317km totali...negli ultimi due mesi dunque ho migliorato di gran lunga la mia massima percorrenza mesile, che era stata registrata a gennaio 2012 con 237km, già battuti a gennaio 2013 con 252 e definitivamente annientati in questo febbraio di fuoco.
Il ritmo gara sembra essere abbastanza definito, oggi ho corso a questo ritmo 3 intervalli da 7km ciascuno, senza grosse difficoltà.
La prossima settimana avremo una conferma definitiva della sua adeguatezza con il lunghissimo da 36km, che vorrei correre con il metodo feelrace, con cui tanto bene mi ero trovato nell'ultima maratona, e che penso di utilizzare ancora in questa.
Quello sarà sicuramente il test più importante, anche se la settimana prevede anche un interessante 10+10km, i primi a ritmo lento e i secondi a ritmo più allegro, altro buon test e altro allenamento stimolante!