domenica 3 giugno 2012

Giro del Varesotto, 4°tappa. Ancora salita...

Giro di boa ampiamente superato per questo mio primo Giro, è tempo di alcune considerazioni.
L'esperienza di sicuro va considerata del tutto positiva, anche e forse soprattutto per un novellino di queste distanze come sono io.
La formula delle diverse tappe con relativa classifica generale è molto accattivante, dopo ogni serata si va a guardare non solo la posizione della singola gara, ma anche quello che hanno fatto i diretti "rivali" per la classifica generale (che poi sono gli stessi con cui ci si trova a correre ogni sera, dato che sono quelli con il mio stesso ritmo!). E, se la cosa è interessante per me, che navigo (inaspettatamente) verso il centro della classifica, immagino come sia appassionante per chi si gioca il podio finale o comunque posizioni di rilievo!
Poi c'è il dato non trascurabile della distanza non convenzionale per me: io che giro raramente sotto i 4'30" in allenamento (e quasi mai in gara), mi trovo a correre in giorni ravvicinati a poco più di 4'00"/km, e per di più su percorsi molto mossi, il che non può che venire incontro al motivo principe per cui mi ero iscritto, cioè quello di fare un po' di sano allenamento sulla velocità, finalizzato a migliorare la velocità di base e che (spero) verrà utile anche quando le distanze ricominceranno ad allungarsi.
In questo il percorso di Quinzano era il massimo incontrato finora: molto nervoso, con un paio di strappi intorno al 1° e al 3°km molto duri e piuttosto lunghi, che hanno spento in un attimo le mie intenzioni bellicose. Riporto qui un tracciato altimetrico della gara rinvenuto in rete.



Il risultato è stato che ho patito più di quanto mi aspettassi.
Peraltro sono stato in parte ingannato da un paio di battute scambiate con un occasionale compagno di corsa, che sosteneva che il tratto peggiore fosse nell'ultimo chilometro, il che mi ha portato a risparmiare qualcosina tra i km 3 e 4, per poi verificare invece che non era esattamente così (il tracciato altimetrico lo dimostra bene!).
Chiudo quindi, nonostante tutto, con una specie di sprint un gara strana, l'ennesima dimostrazione della mia scarsa esperienza su queste distanze, mantengo l'impressione di non aver ancora chiaro il limite cui posso ambire...di sicuro l'altra sera non ci sono andato nemmeno vicino!


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